AGRUMETI


Gli agrumeti includono impianti molto antichi (anche centenari) ed impianti recenti, realizzati sui moderni portainnesto immuni al Tristeza Virus.Tra le varietà di agrumi che produciamo possiamo annoverare (in ordine di maturazione)  mandarini Primosole, arance Naveline, Tarocco (Nucellare, Comune, Scirè, Tapi e “Abbandonato”), Moro (anch’esso nucellare e comune), Limone Femminello,Limone Piretto, Pompelmo rosa, Clementine Nova e Tardive, Arancia Amara, Mandarino di Ciaculli, Sanguinello, Lanelate e Valencia.

Questi impianti sono spesso realizzati con lo schema del sesto e contro-sesto, ovvero una sorta di sovrapposizione che mette in convivenza due varietà diverse. Questo sistema permette una maggiore varietà (e quantità) produttiva, ma affatica molto il terreno una volta raggiunto il pieno sviluppo delle piante. Per questo motivo dopo alcuni anni una delle due varietà va rimossa.

A causa della virosi “Tristeza” pratichiamo anche l’infittimento, ovvero piantiamo giovani alberi immuni al virus in mezzo a quelli vecchi e malati. Al crescere dei primi, i secondi vengono ridimensionati ed infine eliminati. Questa pratica riduce il periodo di improduttività dato da un nuovo impianto (per entrare in piena produzione in regime bio un albero di agrumi impiega fino ad 8 anni) e protegge gli alberelli dal vento, dal gelo e dal sole estivo grazie alle chiome dei “nonni”.

La potatura avviene  con cicli biennali e si distingue tra potatura pesante e leggera. La prima interviene sulla forma dell’albero e sulla sua struttura, viene fatta col l’ausilio delle motoseghe. La seconda viene fatta con seghetto e forbici, serve a districare i rami, ridurre “il secco” e permettere ai frutti un corretto sviluppo.

Un proposito per il futuro è quello di diradare gli impianti agrumicoli, per far crescere negli interfilari piante (erbe ed arbusti) dalla cui consociazione si possa ottenere un riequilibrio naturale delle risorse del terreno, per avvicinarsi ad un modello produttivo a ciclo chiuso più sostenibile.


ULIVETI


Nella nostra azienda non abbiamo veri e propri uliveti, gli alberi di Cipressino, Ascolana, Moresca, Bella di Spagna e Nucellare dell’Etna sono disposti a “ventiera” intorno agli agrumeti, ovvero offrono protezione agli aranci frenando e spezzando il vento. Sono comunque piante produttive, sebbene, assorbendo parte dell’acqua irrigua destinata agli agrumeti hanno una bassa resa in olio. Per contro le olive da mensa vengono grandi, croccanti e carnose.

Altri alberi che crescono nei nostri frutteti sono gli albicocchi, peschi, mandorli, nespoli, gelsi, fichi, noci, avocado, loti.

Tutti i nostri alberi sono concimati in maniera naturale (letame di pecora) e potati manualmente.