COLTIVAZIONE BIOLOGICA

La nostra azienda ha cominciato il suo percorso di certificazione in BIO nel 1994 ad opera di nostro padre.


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Il percorso di adattamento si può dire non sia ancora concluso. In molti casi si tratta infatti di impianti concepiti tanti anni fa (alcuni anche secolari) in un’ottica mono-colturale, per cui, sebbene incontaminati sul piano chimico, non sono stabili nel loro ciclo biologico e richiedono diversi interventi (bio ovviamente) per contenere parassiti, infestanti ed integrare le risorse del terreno.

Le principali minacce parassitarie con le quali ci dobbiamo confrontare nella coltivazione degli agrumi sono:

Le cocciniglie,

prevalentemente la “rossa forte” (Aonidiella auranti) scudata, che si sviluppa sui rami giovani e si diffonde sul frutto ( WIKI ); inoltre la cocciniglia cotonosa solcata ( WIKI), e la cocciniglia farinosa o cotonello degli agrumi (WIKI) non protetto da scudo, che si sviluppa sui frutti, precisamente nelle zone di contatto di quelli a grappolo: i più aggrediti sono il Pompelmo, la Naveline ed il Moro.

Rimedio biologico: in inverno, lavaggio preventivo delle piante a base di olio minerale; per la “rossa forte” 4 o 5 lanci di insetti utili “Aphytis melinus” da Aprile a Ottobre; in caso di attacco estivo sarà necessaria un’irrorazione fogliare con olio minerale; per il “cottonello” un paio di lanci (verso Luglio ed Agosto) di insetti utili “Leptomastix” ed uno di “Cryptolaemus” a Settembre.

Gli afidi

nella fase di fioritura e pre-allegagione, recidono il peduncolo della zagara (WIKI)

Rimedio biologico: irrorazione fogliare con piretroidi (limitata efficacia e durata molto breve); in alternativa con “olio di neem”.

Abbiamo riscontrato che la convivenza con i polli protegge indirettamente gli agrumeti dalle infestazioni di parassiti che producono melata. Il legame tra le due cose è costituito dalle formiche. Queste infatti proteggono e diffondono tutti i parassiti in grado di fornirgli la preziosa melata. La melata è l’escremento di alcuni parassiti che succhiano la linfa dalle foglie, la filtrano per trattenerne quanti più elementi proteici possibili, espellendo gli zuccheri. Le formiche lo sanno e per tanto li “allevano”. Purtroppo questi parassiti affaticano la pianta e trasmettono anche gravi virosi, quindi vanno contrastati. Le galline, oltre a mangiare le formiche, saccheggiano i formicai in cerca di larve e semini, disturbano i loro sentieri, ecc.. Così facendo alterano la catena di sinergie tra formiche e parassiti, dando un vantaggio ai predatori naturali degli afidi che così possono agire indisturbati. Anche gli insetti antagonisti sono un’ottima risorsa per contrastare gli afidi.

La “mosca della frutta”

che colpisce prevalentemente la frutta estiva, quindi nel nostro caso solo le varietà più precoci di agrumi. (WIKI)

Rimedio biologico: trattamento a base di “spinosad” su alcune piante dell’appezzamento (circa il 25% – 35%)

L’allupatura

è una malattia fungina causata dal Phytophthora citrophthora, un fungo che colpisce la pianta e si manifesta sul tronco, la chioma e sui frutti. Il problema si manifesta soprattutto in concomitanza con stagioni molto piovose, soprattutto se vi sono ristagni idrici. (WIKI)

Rimedio “biologico”: se la gestione dei ristagni non è sufficiente può essere inevitabile trattare con il rame, che, sebbene autorizzato in agricoltura biologica, deve sempre e comunque rappresentare l’ultima ratio.

La minatrice serpentina degli agrumi (Phyllocnistis citrella)

è un vermetto che ricama gallerie nelle foglie giovani, compromettendone il regolare sviluppo; (WIKI)

Rimedio biologico: la combattiamo solo sulle nuove piantagioni o negli appezzamenti innestati (per i primi 3 – 5 anni) ove è fondamentale favorire lo sviluppo della vegetezione; irrorazioni ogni 8 – 10 giorni (da Luglio a Settembre) a base di “olio di neem”

Mosca dell’oliva


I suini neri, posti sotto gli uliveti, mangiano tutte le olive cadute a terra che costituiscono l’ambiente di proliferazione della mosca dell’oliva. Il loro lavoro di pulizia ha il diretto effetto di contenere la diffusione del parassita oltre che di soddisfare il loro appetito.